Il manufatto scolmatore in via Istria è una vasca rettangolare da costruire a ridosso dell’esistente scolo Limenella, ma 2 m circa più profondo. Una palancolata perimetrale, infissa in parte a ridosso del manufatto esistente, renderà possibile lo scavo in sicurezza.
Procedere all’infissione della palancolata, richiederà il preventivo spostamento di numerosi sottoservizi e ciò comporterà grandi attenzioni nella fase iniziale dei lavori.
Il condotto tra lo scolmatore e la prima stazione di sollevamento sarà eseguito in due tempi, in modo da non interrompere mai il flusso di veicoli a due sensi di marcia tra la zona di Altichiero/Padova nord e il cavalcavia Camerini che immette nella zona Arcella. Prima di iniziare i lavori dello scolmatore, dovrà essere stata ultimata in ogni parte, collaudata e aperta al traffico, una bretella provvisoria su rilevato, che si innesta su via Vandura, che consenta di deviare i veicoli al di fuori del piede del cavalcavia Camerini. Naturalmente a fine lavori questo manufatto provvisorio dovrà essere demolito. Ultimata la costruzione dello scolmatore e della prima parte della condotta verso la prima idrovora, sarà interrotto il transito sulla parte nord di via Vandura e sarà quindi possibile la costruzione dell’ ultimo tratto di condotta, collegando il bypass dell’ idrovora allo scolmatore.
La costruzione della seconda stazione di sollevamento non presenta difficoltà particolari se non la prevista copertura del bacino con tegoli prefabbricati precompressi da porre in opera con pesanti autogrù.
Si opererà a 7 – 8 m sotto il piano campagna entro diaframma perimetrale in calcestruzzo, in presenza continua di impianto wellpoint e pozzi per consentire il lavoro all’ asciutto e diminuire la spinta idraulica in fase costruttiva.
La posa in opera della condotta al di sotto dell’ autostrada e della complanare, avverrà con la tecnica del microtunnelling. Questa tecnologia consente l’ esecuzione di scavi e la posa di condotte senza la presenza di operatori nella zona di scavo: il microtunneller è guidato infatti dall’ esterno attraverso una consolle di comando che consente di controllare e variare i parametri di avanzamento in funzione delle caratteristiche del terreno. La preparazione del cantiere prevede lo scavo di un pozzo di partenza delle dimensioni interne in pianta di m 9,7 x 9,6 e di un pozzo di recupero delle dimensioni in pianta di m 9,7 x 6,1. Per il sostegno degli scavi saranno posti in opera diaframmi in calcestruzzo da 80 cm, della profondità di 13 m circa.
L’attraversamento di via Rienza e via Querini, considerate strade alternative, avverrà in due fasi, previa costruzione di una variante a doppia corsia e successivo spostamento sopra un tratto di condotta già eseguito.
Per lo scavalco arginale, tubazioni in acciaio saranno poste in opera su selle e cavalieri in calcestruzzo.