Rischi specifici per l'accesso in ambienti confinati

Linee guida operativa pubblicata dall'ISPESL nel 2008 sui rischi specifici nell'accesso in ambienti confinati o sospetti di inquinamento.
A. fornisce indicazioni tecniche per la corretta e piena applicazione dell'art. 66 del D.Lgs 81/08 e ss.mm.ii ai datori di lavoro e operatori
Articolo 66 - Lavori in ambienti sospetti di inquinamento. "È vietato consentire l’accesso dei lavoratori in pozzi neri, fogne, camini, fosse, gallerie e in generale in ambienti e recipienti, condutture, caldaie e simili, ove sia possibile il rilascio di gas deleteri, senza che sia stata previamente accertata l’assenza di pericolo per la vita e l’integrità fisica dei lavoratori medesimi, ovvero senza previo risanamento dell’atmosfera mediante ventilazione o altri mezzi idonei. Quando possa esservi dubbio sulla pericolosità dell’atmosfera, i lavoratori devono essere legati con cintura di sicurezza, vigilati per tutta la durata del lavoro e, ove occorra, forniti di apparecchi di protezione. L’apertura di accesso a detti luoghi deve avere dimensioni tali da poter consentire l’agevole recupero di un lavoratore privo di sensi."
B. costituisce un valido approfondimento per quanti operano in ambiente confinato o sospetto d'inquinamento.
L'obiettivo dei redattori è la riduzione del numero degli infortuni spesso gravi e mortali, derivanti dalla scarsa consapevolezza del rischio, dalla superficialità e dall'insufficiente conoscenza dei fenomeni dovuti da atmosfere pericolose (asfissianti, tossiche, infiammabili ed esplosive) con l'ulteriore aggravante della diminuzione delle scarse misure di prevenzione e protezione e le inadeguate misure per la gestione dell'emergenza.