Rischio chimico: misure di prevenzione
L'INAIL ha pubblicato nel 2017 un documento dal titolo "Il rischio chimico" nel quale vengono riportati i dati registrati dal sistema di sorveglianza Infor.MO per il decennio 2002-2012 riguardanti gli infortuni mortali dovuti a agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o derivanti da attività lavorative.
Per quanto riguarda la tipologia di incidente da rischio chimico:
- Il 44,7% degli infortuni mortali sono dovuti a incendi o a esplosione con sviluppo di fiamme
- Il 14,4% degli infortuni sono dovuti a proiezione di solidi a causa di esplosioni senza sviluppo di fiamme
- Il 24,2% degli infortuni sono dovuti a esposizioni inalatorie o cutanee ad agenti chimici presenti nell’ambiente di lavoro
- Il 12,2% degli infortuni sono dovuti a esposizioni inalatorie o cutanee ad agenti chimici che fuoriescono dai sistemi di contenimento
- Il 4,5% degli infortuni sono dovuti a contatto seguito di cadute
Il documento dell'INAIL evidenzia come molte di queste dinamiche infortunistiche siano legate ad attività negli ambienti confinati, in particolare:
- per l'utilizzo di prodotti volatili che provocano intossicazioni acute in luoghi non dotati di sistemi di ventilazione/aspirazione
- per l’accesso in ambienti non areati, non segnalati, in cui è già presente aria non compatibile con la vita senza le necessarie verifiche e precauzioni
Tra le varie misure preventive volte a ridurre il rischio di infortunio il documento evidenzia l'importanza realizzare sopralluoghi conoscitivi se possibile tramite videoispezioni, trasferendo pertanto il rischio dall'operatore umano alla macchina.