La prevenzione nell’era 4.0
Riceviamo e volentieri pubblichiamo un articolo dello Studio Legale C&S Casella e Scudier sul tema della sicurezza e salute tra innovazione tecnologica e nuove forme di organizzazione del lavoro.
Il rapporto di lavoro nel mondo 4.0 è oggetto di profondi cambiamenti, in particolare il rapporto del lavoratore con l’organizzazione che lo circonda e di cui fa parte.
In particolare, la sempre maggiore presenza di lavorazioni fortemente automatizzate e robotizzate pone da un lato la questione delle nuove competenze, e dall’altro lato modificano radicalmente il rapporto tra il lavoratore e la macchina, a partire dalla collocazione fisica o dalla necessità di interagire con sistemi “intelligenti”.
Inoltre, nuovi modelli di organizzazione partecipata e circolare abbandonano la consueta impostazione gerarchica in favore della creazione di Team di lavoro trasversali, autonomi ed autosufficienti, in cui le differenze di grado e di ruolo si attenuano fino quasi a scomparire.
Elemento comune a questa nuova organizzazione del lavoro ed alle molteplici forme in cui l’innovazione tecnologica la influenza e la modella è l’aumento del grado di autonomia/responsabilità del lavoratore, rispetto ad un sistema tradizionale che era contraddistinto dalla rigorosa definizione dei ruoli aziendali e dal rigido inserimento del lavoratore in un contesto predeterminato per lo svolgimento di una attività predeterminata.
L'articolo si focalizza in particolare sui nuovi rischi, sia di natura tecnica e tecnologica sia sul piano delle interrelazioni, che sorgono da queste profonde trasformazioni che interessano il mondo del lavoro e il lavoratore.
Alla luce di queste trasformazioni e di questi nuovi rischi, nel lavoro 4.0, sembrerebbe destinata a trovare piena applicazione la misura generale di tutela declinata al secondo posto nell’elenco dell’art. 15 del Decreto 81: “la programmazione della prevenzione, mirata ad un complesso che integri in modo coerente nella prevenzione le condizioni tecniche produttive dell’azienda nonché l’influenza dei fattori dell’ambiente e dell’organizzazione del lavoro”.