Innovazione tecnologica per la prevenzione
Pubblichiamo un intervento che l'Ing. Di Donato (INAIL) ha presentato in occasione della conferenza "Forum Pubblica Amministrazione" tenutasi a Roma il 22/24 maggio 2018.
Il documento affronta il tema riguardante il ruolo dell'innovazione tecnologica per la prevenzione nei luoghi di lavoro.
Le riflessioni proposte prendono spunto dai recenti sviluppi dell'Industria 4.0, in particolare dalla possibilità di interconnettere i diversi componenti di un sistema produttivo quali macchine, esseri umani, prodotti e sistemi informatici.
I benefici attesi dall'approccio Industria 4.0 sono infatti molti, tra i quali:
- maggiore flessibilità della produzione
- maggiore velocità dal prototipo alla produzione in serie
- maggiore produttività
- migliore qualità e minori scarti mediante il monitoraggio in tempo reale della produzione
- maggiore competitività del prodotto grazie a maggiori funzionalità derivanti dall'IoT (Internet of Things)
In che modo queste tecnologie posso apportare un miglioramento anche nella gestione della sicurezza nei luoghi di lavoro?
Il documento individua i seguenti ambiti:
- Banchi e postazioni di lavoro dotati di soluzioni ergonomiche in grado di adattarsi in maniera automatizzata alle caratteristiche fisiche degli operatori
- Sistemi per il sollevamento/traslazione di parti pesanti o oggetti esposti ad alte temperature in grado di agevolare in maniera intelligente/robotizzata/interattiva il compito dell'operatore
- Dispositivi indossabili, apparecchiature di comunicazione tra operatori e sistema produttivo, dispositivi di realta' aumentata e virtual reality
- Interfacce uomo-macchina (HMI) intelligenti che coadiuvano l'operatore a fini di sicurezza ed efficienza delle operazioni di lavorazione, manutenzione, logistica
Assieme agli ultimi sviluppi riguardanti le applicazioni di Realtà Aumentata (AR) in ambito industriale, il vantaggio apportato da questi strumenti consiste nella possibilità di gestire la sicurezza sui luoghi di lavoro non più in modo sbilanciato sugli aspetti tecnici come avviene tradizionalmente, bensì con maggiore attenzione sugli aspetti organizzativi e procedurali, nei quali è incluso (e spesso sottovalutato) il fattore umano.