Codice di Prevenzione Incendi: applicazioni pratiche
La prevenzione incendi, finalizzata alla salvaguardia della vita umana e dei beni economici e alla tutela dell’ambiente, è l’insieme delle misure preventive e protettive, sia tecniche che gestionali finalizzate alla sicurezza della vita umana, all’incolumità delle persone e alla tutela dei beni e dell’ambiente.
Le misure di prevenzione e protezione da adottarsi nei luoghi di lavoro, al fine di ridurre l’insorgenza di un incendio e limitarne le conseguenze, costituiscono un obbligo del Datore di Lavoro sancito dall’art. 46 del D.Lgs. 81/08 (Testo Unico per la Sicurezza) e specificato nel dettaglio dal DM 10 marzo 1998.
Tali misure, che si basano sulla preliminare valutazione del rischio incendio, possono essere individuate a partire da due diversi approcci progettuali:
- un approccio di tipo prescrittivo
- un approccio di tipo prestazionale
APPROCCIO PRESCRITTIVO
L'approccio prescrittivo è basato sul concetto che il rispetto di determinati requisiti nel progetto rappresenti la garanzia del raggiungimento dei livelli minimi di sicurezza.
Esso, in pratica, consiste nel rispetto di regole tecniche, basate su strumenti di calcolo e consistenti in misure preventive e protettive da rispettare come vincoli di progetto e codificate in disposizioni legislative.
Il rispetto di tali regole rappresenta, dunque, garanzia di un livello di rischio residuo accettabile.
APPROCCIO PRESTAZIONALE
L'approccio prestazionale è basato sullo studio dell’evoluzione dinamica dell’incendio e quindi sulla previsione scientifica della prestazione della struttura progettata.
L'approccio prestazionale è strutturato sui criteri che caratterizzano l’ingegneria della sicurezza antincendio, Fire Safety Engineering (F.S.E.), ovvero su principi ingegneristici, regole e giudizi esperti basati sulla valutazione scientifica del fenomeno della combustione, degli effetti dell’incendio e del comportamento umano. Tale approccio si è consolidato con le previsioni del Codice di Prevenzione Incendi di cui al DM 3 agosto 2015, che affronta la valutazione del rischio incendio mediante la previsione di scenari verosimili e lo studio delle prestazioni minime del progetto durante l’evoluzione dell’incendio.
L'approccio prestazionale alla progettazione antincendio garantisce maggiore flessibilità nell’individuare le soluzioni tecniche e gestionali finalizzate al raggiungimento del livello di sicurezza accettabile mediante soluzioni diverse da quelle standard (prescrizioni) e adeguate alle situazioni peculiari dell’attività, ottenendo inoltre anche la possibilità di un’ottimizzazione dei costi senza compromettere la sicurezza.
IL CODICE DI PREVENZIONE INCENDI
Il Codice di Prevenzione Incendi, privilegiando la progettazione antincendio basata su un approccio prestazionale, supporta l'individuazione di soluzioni tecniche flessibili ed aderenti alle specifiche caratteristiche ed esigenze delle attività soggette al controllo di prevenzione incendi.
Il documento pubblicato dall'Inail si propone illustrare i metodi e gli strumenti offerti dal Codice di Prevenzione Incendi per la progettazione antincendio, illustrandone l’applicazione pratica in due contesti reali:
- la progettazione antincendio in un edificio adibito ad uffici
- la progettazione antincendio in un’autorimessa
CONCLUSIONI
Il documento pubblicato dall'Inail evidenzia come nella concezione della progettazione antincendio introdotta dal Codice di Prevenzione Incendi concorrano a garantire un ottimale rapporto tra il livello di sicurezza ed i costi della soluzione adottata tanto le misure tecniche (compartimentazione, sistemi di allarme, ecc.) quanto le misure gestionali (sorveglianza, controlli, ecc.).
Progettare la sicurezza antincendio significa individuare le soluzioni tecniche finalizzate al raggiungimento degli obiettivi primari:
- sicurezza della vita umana
- incolumità delle persone
- tutela dei beni e dell’ambiente
La progettazione antincendio avrà come obiettivo il raggiungimento di questi obiettivi, che si considereranno soddisfatti se le attività sono progettate, realizzate e gestite in maniera da:
- minimizzare cause incendio o di esplosione
- garantire stabilità strutture portanti per un tempo determinato
- limitare la produzione e la propagazione di un incendio all’interno dell’attività
- limitare la propagazione di un incendio alle attività contigue
- limitare gli effetti di un’esplosione
- garantire la possibilità che gli occupanti lascino l’attività autonomamente o che gli stessi siano soccorsi in altro modo
- garantire la possibilità per le squadre di soccorso di operare in condizioni di sicurezza
- tutelare gli edifici pregevoli per arte e storia
- garantire la continuità di esercizio per le opere strategiche
- prevenire il danno ambientale e limitare la compromissione dell’ambiente in caso di incendio