Lavori in ambienti confinati: istruzioni operative

Ti trovi qui: News
2018
Pubblicazioni lavori in ambienti confinati

Lavori in ambienti confinati: istruzioni operative

sicurezza-ambienti-confinati-istruzioni-operative

Il Gruppo Luoghi Confinati della Regione Emilia Romagna ha pubblicato nel 2013 un volume dal titolo "Istruzioni Operative in materia di sicurezza ed igiene del lavoro per i lavori in ambienti confinati", che illustra alle aziende e ai lavoratori l’utilizzo delle procedure operative e dei mezzi necessari a lavorare in regime di massima sicurezza negli in ambienti sospetti di inquinamento o confinati.

 

Nella nota iniziale del documento si evidenzia come l'approccio dettato dal D.Lgs 81/08 all'art.15 imponga l'eliminazione dei rischi mediante l'adozione di strumenti e tecnologie messi a disposizione dal progresso tecnico. Quanto previsto nell'art.15 è un obbligo, non una opzione. 

 

Per i lavori in ambienti confinati, considerando gli elevati rischi per la salute e la sicurezza in gioco, la valutazione delle modalità di lavoro scelte rispetto alle tecnologie disponibili diventa quindi il punto centrale, al quale gli organi di vigilanza devono prestare particolare attenzione.

 

In accordo con l'approccio dettato dall'art.15 del D.Lgs 81/08, nell'ambito dei lavori in ambienti confinati l'unico modo per eliminare il rischio è eseguire i lavori rimanendo all'esterno.

 

Il documento fornisce un elenco di rischi connessi ai lavori in ambienti confinati al fine di effettuare la valutazione dei rischi:

  • rischio di asfissia (ovvero mancanza di ossigeno)
  • rischio di avvelenamento per inalazione o per contatto epidermico in relazione alla presenza di gas, fumi o vapori nocivi o tossici normalmente presenti (residui in recipienti di stoccaggio o trasporto di gas) o che possono provenire per infiltrazione da ambienti circostanti
  • rischio di incendio ed esplosione, che si può verificare in relazione alla presenza di gas e vapori infiammabili (metano, acetilene, propano/butano, xilolo, benzene), liquidi infiammabili (benzine e solventi idrocarburici), polveri disperse nell’aria in alta concentrazione (farine nei silos, nerofumo, segatura), o eccesso di ossigeno o di ossidanti in genere

 

Sempre in accordo con l'approccio dettato dall'art.15 del D.Lgs 81/08, il documento mette l'accento sull'importanza della fase preparatoria all'attività negli ambienti confinati. In particolare viene segnalato come fondamentale:

  • Effettuare almeno un sopralluogo conoscitivo ponendo attenzione alla corrispondenza tra la documentazione in possesso e lo stato reale del sito
  • Effettuare  la  misura  strumentale  del  tenore di ossigeno e della concentrazione di eventuali gas o sostanze pericolose normalmente presenti nell’ambiente confinato 
  • Esaminare l'ambiente confinato se possibile mediante video ispezioni per identificare altri rischi o pericoli interferenti. Il documento evidenzia come particolarmente raccomandabile la video ispezione, in remoto, dell'ambiente confinato, poiché la video-registrazione è utile strumento di informazioni da somministrare preventivamente agli operatori.

 

Al di là delle istruzioni operative, ciò che il documento mette in evidenza è che gli interventi negli ambienti confinati richiedono una gestione della prevenzione che grazie a

  • applicazione della migliore tecnologia messa a disposizione dall'avanzamento tecnologico
  • la formazione e l'addestramento del personale che effettua i lavori in ambienti confinati

possa individuare e gestire i rischi ed eliminare/ridurre l'ingresso dell'operatore nell'ambiente confinato.

Istruzioni operative in materia di sicurezza ed igiene del lavoro per i lavori in ambienti confinati

 
 
 
23-03-2018
Spazi confinati: errori comuni e non corrette interpretazioni OSHA
14-09-2018
Ambienti confinati - Bonifica digestore anaerobico
Realizzato da w-easy